A scrivere distopie, ti saltano addosso loro e non le ragazze!
Volendo usare un registro stilistico simpaticamente legato al quotidiano con screziature che s’avvicinano al genere semplicione (esiste?, vogliamo fondarlo?) o scazzato, potrei sin dall’inizio scrivere quest’articolo azzardando che il mio punto di vista sul tema del racconto recensito si avvicina al disorientamento degli allocchi che si chiedono se sia nato prima l’uovo o la gallina.… Continua